Esistono parole intraducibili?

Hygge. Saudade. Toska. Mamihlapinatapai. Se conoscete il significato di queste parole nelle rispettive lingue, pensate che riuscireste a tradurle nella vostra?

Le cosiddette parole intraducibili hanno sempre affascinato, stimolato e meravigliato gli appassionati di lingue di tutto il mondo, che si tratti di traduttori professionisti o semplici lettori. Ma esistono davvero parole intraducibili?

Cosa si intende davvero per intraducibile?

Tanto per cominciare, il concetto stesso di intraducibilità non è facile da delineare! La maggior parte della gente ritiene che parole e frasi intraducibili siano quelle che non si riescono a tradurre con facilità o efficacia in un’altra lingua. Talvolta ciò è dovuto alle differenze linguistiche tra la lingua d’origine e quella di destinazione. In altri casi le difficoltà sono legate a profonde differenze culturali, che rendono notoriamente difficile tradurre giochi di parole, terminologia legata alla parentela, espressioni idiomatiche, nomi di cibi e altro ancora (qualcuno che non ha una buona conoscenza del baseball riuscirebbe a capire che cos’è una ballpark figure?).

Spesso è possibile tradurre le cosiddette parole intraducibili utilizzando frasi o lunghe diciture, ma non è possibile utilizzare una traduzione uno a uno con una singola parola. Questa definizione a più livelli aiuta a spiegare perché vi siano così tante prospettive diverse sulla definizione di intraducibilità.

 Il fascino dell’intraducibile

Un aspetto positivo del fascino dei lettori per le parole intraducibili è che queste possono far nascere un profondo interesse per altre lingue e culture, in particolare per le lingue considerate in via di estinzione.

Ad esempio, nel 2021 la poetessa Irma Pineda, la cui lingua madre è la lingua zapoteca dell’istmo (Didxazá) ha pubblicato Intraducibles , un libro che illustra sessantotto parole intraducibili tratte da trentatré lingue indigene del Messico. Queste parole non hanno una traduzione specifica in spagnolo e molte di essere appartengono a lingue ad alto rischio di estinzione. Portandole in vita attraverso l’arte, Pineda aiuta a mettere in mostra l’incredibile varietà linguistica del Messico senza cancellare lo specifico significato culturale di ciascun termine.

Inoltre, il concetto di intraducibilità enfatizza l’importanza di comprendere la cultura della lingua di destinazione anziché dare per scontato che le sfumature culturali siano le stesse in tutto il mondo. Come ogni traduttore professionista sa bene, il contesto è un elemento fondamentale.

Punti di vista critici sul concetto di intraducibilità

Tuttavia, alcuni studiosi e traduttori criticano il concetto di intraducibilità sostenendo che crei più problemi che soluzioni. Non dà forse eccessivo rilievo alle lingue più diffuse, come l’inglese, concentrandosi sulla possibilità o meno di tradurre ogni parola in tali lingue? La difficoltà legata alla traduzione puntuale delle parole significa forse che un termine non possa essere tradotto in altri modi, ad esempio attraverso immagini, suoni, danze o altre forme di espressione creativa?

Inoltre, non si vorrà certo intendere che le opere letterarie più facilmente traducibili siano prive di originalità e qualità, mentre solo quelle intraducibili siano espressione di vero genio. Oltre a ciò, concentrarsi eccessivamente sull’intraducibile può portare i lettori a crearsi stereotipi o esoticizzare eccessivamente lingue e culture che non sono loro familiari, ad esempio dando erroneamente per scontato che gli Hopi non abbiano il concetto di tempo poiché nella loro lingua non esiste una singola parola per indicarlo.

Da questa prospettiva critica l’intraducibilità può anche invalidare il talento dei traduttori professionisti che trovano modi unici per tradurre anche le frasi più complesse con accuratezza e stile.

Esempi di parole intraducibili

Quali sono alcuni esempi di parole intraducibili? Esaminiamo le quattro parole presenti all’inizio di questo post.

  • Hygge (danese): Sensazione di convivialità confortevole, in particolare quando ci si trova in compagnia degli amici o dei propri cari.
  • Saudade (portoghese): Intenso e malinconico desiderio di qualcosa o qualcuno che si è amato ma si è perso o comunque è assente.
  • Toska (russo): Vladimir Nabokov lo tradusse come “sensazione di grande afflizione spirituale, spesso priva di una ragione specifica”, “un sordo dolore dell’anima” o “una brama senza nulla da bramare.”
  • Mamihlapinatapai (lingua yamana): “L’atto di due persone che si guardano reciprocamente negli occhi sperando che l’altra faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo.”

A prescindere dal fatto che riteniate o meno che esistano parole intraducibili, riflettere su questi termini ci fa apprezzare maggiormente la capacità dei traduttori di coglierne e renderne le sfumature.

Quando si ha a che fare con le lingue straniere, disporre di traduttori professionisti esperti sia negli aspetti linguistici che nella cultura del testo di destinazione è assolutamente fondamentale. Noi di Trusted Translations ci impegniamo a far sì che le vostre traduzioni siano massimamente precise e abbiano il maggior impatto possibile sul vostro pubblico.

Immagine di Gordon Johnson da Pixabay