Traslitterazione vs. traduzione

Tu dici patata, io dico πατατα. Ecco un esempio di traslitterazione.

Allora che cos’è la traslitterazione? In che modo differisce dalla traduzione? In questo post spieghiamo in quali casi e in che modo la traslitterazione può essere una componente importante del processo di traduzione.

Che cos’è la traslitterazione?

La traslitterazione consiste nella conversione di un testo dall’alfabeto o sistema di scrittura di una certa lingua a un altro. In pratica, di solito ciò significa sostituire i caratteri del sistema di scrittura della lingua di origine con quelli della lingua di destinazione o, per dirlo in parole semplici, riscrivere ciascuna parola in un certo alfabeto utilizzandone un altro.

Prendiamo ad esempio la parola russa Нет (no). Per traslitterarla dal cirillico all’alfabeto latino o romano, è necessario traslitterare ogni lettera. Il risultato sarebbe: nyet. Chi vive in paesi in cui l’alfabeto latino è quello abitualmente adottato, molto probabilmente si è imbattuto in traslitterazioni di parole appartenenti a lingue che utilizzano sistemi di scrittura diversi, come il russo, l’arabo, il cinese e l’hindi, per fare alcuni esempi.

Quali sono le difficoltà della traslitterazione?

Come si può vedere, tuttavia, la versione traslitterata di una certa parola non ne convoglia minimamente il significato: questo è infatti il compito della traduzione. La differenza traslitterazione e traduzione è paragonabile alla conversione delle dosi per una ricetta dal sistema di misurazione americano al sistema metrico: sulla carta è facile convertire tazze in millilitri e gradi Fahrenheit in gradi Celsius, ma ciò non significa aver davvero preparato una torta.

E anche se la traslitterazione è un procedimento generalmente più semplice della traduzione, ciò non significa che non presenti ostacoli o difficoltà. Ad esempio, non tutte le lingue utilizzano lo stesso numero di caratteri e non tutti i suoni hanno degli equivalenti precisi in rapporto uno a uno in sistemi di scrittura diversi. Come utilizzereste l’alfabeto latino per riprodurre il suono delle consonanti avulsive (prodotte con lo schiocco della lingua) tipiche, ad esempio, della lingua xhosa? Inoltre, non necessariamente i traduttori concordano su un metodo standard per la traslitterazione di alcuni suoni o caratteri, complicando ulteriormente la questione.

Perché e in quali casi utilizzare la traslitterazione?

Nonostante le difficoltà menzionate, la traslitterazione può risultare molto utile in specifici contesti. È facile vedere esempi di traslitterazione in menù di ristoranti, cartelli stradali, articoli di cronaca, libri di testo e altro ancora. La traslitterazione è particolarmente utile per la pronuncia: se vi viene presentata una persona o volete ordinare un piatto mai provato in un ristorante, ciò che vi interessa sapere è la corretta pronuncia fonetica del nome, non come si scrive.

La traslitterazione viene utilizzata molto anche per i nomi propri. Se si lancia una campagna aziendale globale, il nome del proprio brand o prodotto potrebbe non essere adatto per la traduzione in altre lingue. O peggio: la traduzione potrebbe risultare involontariamente offensiva o comica, come quando Mercedes-Benz si è proposta sui mercati cinesi con un nuovo nome, Bensi, solo per scoprire che questo termine significa “sfrecciare verso la morte” (sarebbe stato meglio se si fossero limitati alla traslitterazione).

Analogamente, titoli e articoli di cronaca, che puntano a catturare l’attenzione dei lettori, fanno ampio utilizzo della traslitterazione di nomi, luoghi e concetti ben noti. Un titolo potrebbe non catturare l’interesse di un lettore di un’altra nazione se questi non comprende, grazie alla traslitterazione, che la notizia riguarda un luogo o un personaggio che conosce.

Infine, la traslitterazione può essere necessaria quando si lavora con la tecnologia, poiché non tutti i dispositivi sono dotati di una gamma completa di alfabeti e sistemi di scrittura. Oppure, se di desidera che il proprio database di clienti includa informazioni internazionali (come gli indirizzi degli acquirenti) in un formato comune, è utile traslitterarli tutti nello stesso alfabeto per facilità di analisi.

Complessivamente, quando si cerca di stabilire se la traslitterazione può essere rilevante nei propri obiettivi di traduzione, un fornitore di servizi linguistici professionale come Trusted Translations può consigliarvi sulle modalità e le occasioni in cui utilizzarla con profitto.

Foto di Markus Winkler su Pexels